“Content is the king”? Non più o non solo. Il re della comunicazione adesso deve fare i conti con una regina altrettanto potente e indispensabile, la tecnologia. Senza la quale non si va da nessuna parte: qualsiasi contenuto infatti non raggiunge il suo pubblico se non è sostenuto da un efficace strategia (=investimento) di distribuzione digitale, che si appoggi sui più efficaci strumenti informatici oggi a disposizione.
Insomma la celebre frase di Bill Gates agli albori della comunicazione via web adesso inizia a perdere forza. Ormai ci sono tantissimi contenuti di qualità in rete, dunque è sempre più difficile imporsi e ottenere il cosiddetto effetto wow. Non a caso si parla sempre meno di video virali, perché una diffusione virale è più difficile da raggiungere.
Inoltre oggi i top player della rete, come google, facebook o instagram stanno facendo cassa di tutto quello che prima offrivano gratuitamente: ora che si sono resi indispensabili si fanno pagare ben bene la visibilità che possono dare. E anche coloro che ne sfruttano solo i vantaggi gratuiti ci si devono applicare di più e con maggiore competenza, con seo dedicate, social menager e media strategy ad hoc. Pessimisticamente, possiamo credere che andrà sempre peggio da questo punto di vista, ossia ci saranno sempre più servizi a pagamento rispetto a quelli free.
Che ripercussioni ha questo trend per chi, come noi, produce contenuti? Si può essere più o meno ottimisti. Di sicuro l’efficacia dei contenuti resta centrale, soprattutto nel web in cui sia la competizione sia le aspettative del pubblico sono elevate.
Realisticamente però dobbiamo sapere che ogni campagna di comunicazione video, per funzionare, si deve accompagnare anche a un buon investimento in distribuzione. Se quest’ultima sfrutta al meglio tutti i progressi dell’information technology sarà ancora più efficace. Tra l’altro i dati sono fondamentali sia per la distribuzione ma anche in fase iniziale, nell’ideazione dei contenuti.
Il mercato sembra aver accolto questa sfida: l’anno prossimo per la prima volta la spesa per la pubblicità su Internet supererà quella per gli spot in tv. Entrambe saranno in crescita, ma la prima salirà del 10,3% toccando i 3,286 miliardi di euro, mentre la seconda aumenterà dell’1,9% arrivando a 3,228 miliardi di euro.
Non c’è ragione dunque, al momento, per essere pessimisti. Target comunque si sta attrezzando: saremo presenti allo Iab Forum del 12 e 13 novembre. Per chi volesse fare due chiacchiere con noi, ci contatti. https://www.iab.it/eventi/iab-forum/